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      L'anno novecentonovantanove dalla natività di Cristo Boleslao, primo di questo nome, da' suoi fatti eroici cognominato Chabri, figliuolo maggiore del morto Meczslao, fu di commun volere sostituito al padre nel governo del regno. Transferí questo con grand'onore da Prussia in Gnezna il corpo di santo Alberto, vescovo di Praga, qual mentre predica a' gentili la cristiana fede era da loro stato ucciso appresso il fiume Savo, vicino a Fescau, castello maritimo; nella qual translazione fur per virtú divina fatti infiniti miracoli. Era in questo tempo Ottone terzo imperator romano aggravato da crudele infirmitade, dalla qual essendo oramai condotto vicino al morire, intese dei gran miracoli che si facevano alla sepoltura di questo santo glorioso. Onde fece voto, se per sua intercessione era da questa infirmità liberato, d'andare a visitare il suo sepolcro; e subito fatto il voto recuperò per divina bontà intieramente la sua sanitade. E messosi in viaggio per sodisfare il suo voto, quando egli fu vicino a Posnania, città della maggior Polonia, fu incontrato da Boleslao accompagnato da numero infinito di baroni e nobili poloni, che, ingegnandosi d'onorar Cesare quanto era possibile, fece tra l'altre cose silicare per sette miglia la strada per dove l'imperator passar doveva di panni di seta e de altra sorte di varii colori, che tanta strada vi è da Posnania in Gnezna; e salutatisi e datosi la mano, se n'andarono cosí a piedi tenendosi per mano e ragionando tra lor di varie cose insino a Gnezna.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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