E indi passando di nuovo con l'armi in Ungaria acquietò i rumori che vi s'erano levati tra gli eredi di Bela e Salomone, allora re d'Ungaria. E accommodate queste differenze, senza mettervi dimora tornò con l'esercito in Russia e prese Volodimiria e Chelma, città grosse, con i luochi ad esse sottoposti; e dopo si fece signore de tutto il ducato di Volhinia. Indi si transferí con le sue genti a Kiovia, ove in un sanguinoso fatto d'arme roppe e mise in fuga Swatoslao, prencipe di Russia, che avendo un grosso esercito cercava con inganno trapolare il re Boleslao: con la qual fazione rese totalmente debile le forze de' Russi. Fece poi lunga dimora in Kiovia, ove si dette a piaceri, a solazzi, alla lusuria e a molti altri vizii. Dopo l'esser stato sette anni fuora con l'esercito, ritornò in Polonia e, sdegnato contra san Stanislao, vescovo di Cracovia, lo fece amazzare e tagliare in pezzi a membro a membro. Il corpo del quale, essendo poi per divina providenza tornato a reunirsi e onoratamente sepolto, risplendé de molti miracoli, come per le croniche di Polonia appare. E Boleslao, travagliato dalla conscienza della comessa scelerità e pentitosi di quanto aveva fatto, abbandonando il regno insieme col figliuolo Mieczslao andò per il mondo vagando sconosciuto, e in abito di peregrino morí in lontani paesi; dopo la cui morte il figliuolo Mieczslao fece nella patria ritorno.
Vladislao Hermano.
Plurima rescidit fratris decreta tiranniHermanus, Latio par pietate Numae.
Hunc spurius vetitis vexavit filius armis,
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