dum cupit amisso flens alit aere domum.
L'anno del Signore millecento e quaranta Wladislao secondo al padre nel regno successe. Degenerò questo grandemente da' costumi del padre e, spento dalle lusinghe della moglie, non si contentando del stato dal padre lassatoli, se dispose di spogliar suoi fratelli de' lor ducati, e avendo condotti soldati pagati di Russia li cominciò con la guerra a travagliare. Per la qual cosa Enrico, Boleslao Crispo e Mieczlao, per paura delle forze del fratello, si ritirarono nella rocca di Posnania, ove dal smenticato della fraterna carità strettamente assediati furono. E già non avendo da mangiare trattavano di rendersi al fratello, quando i soldati vecchi che con loro si ritrovavano, mossi a compassione del torto fatto a' lor signori, se gli offersero a spender per lor la propria vita, e li persuasero a combattere e far prova della virtú loro. Essendoseli pertanto appresentata una occasione di far bene i fatti loro, una notte che i nemici, avendo tutto il giorno atteso a balli, ubriachi dormivano, gli uscirono sopra con facelle accese in mano e con gridi terribili, e messo fuoco nelli loro alloggiamenti ne misero molti a fil di spada. E gli altri mezo adormentati fuggirono, tra' quali essendosi anco salvato Wladislao, fu da' fratelli sin a Cracovia perseguitato; ma non doppo molto se ne fuggí esso in Germania a trovare i parenti della moglie, ove fu dalla moglie e da' figli seguito. E cosí quello che, non contento del suo stato, aveva aspirato alle cose d'altri restò in tutto privo anco del suo.
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