Le qual nozze compite, un gentiluomo di Cracovia, chiamato Vierinok, i genitori del quale erano venuti da' paesi del Reno in Cracovia ad abitare e il qual era regio tesoriere, dette per alquanti giorni onoratissimi e abondantissimi conviti all'imperatore e a tutti quei re e duchi che in la città si ritrovavano, onorandoli poi in fine con richissimi e preziosissimi presenti. L'anno finalmente milletrecento e settanta, mentre il re Casimiro in una caccia dietro a un cervo corre appresso Prezdboria, li cascò sotto il cavallo e scavezzolli una gamba, dal dolore dalla qual percossa egli fra pochi giorni uscí di vita, e nella città di Cracovia fu sepolto. Cense questo di mura tutte quasi le città e fortezze di Polonia, fabricò molte rocche e assai chiese, ornò la patria di molte leggi e cavallaresche e civili, le quali sin ora s'osservano, e di gran lunga avanzò tutti i re suoi predecessori in accrescere i tesori e l'entrate del regno: e però ragionevolmente fu chiamato Magno.
Ludovico ungaro.
Non quia vir fuerit nequam Ludovicus et ultorcrudelis nostras non bene rexit opes,
sed quia Pannoniae dum plus amat arva paternaelinquebat saevis istud ovile lupis.
Qui novit quid agant famuli, si longius absit
(praesertim fuerit qui minus asper) herus,
hic videt aerumnas, quas multa absentia veripastoris nostrum tum cumulabat avis.
Illo rege quidem leges crevere, sed illorege tamen robur non habuere suum.
Lex, nisi tutores habeat, contra arma potentumest quod araneolus sub trabe nectit opus.
Morto Casimiro Magno senza alcun figliuolo e legittimo erede, fu l'anno milletrecento e settanta coronato del regno di Polonia il re Ludovico d'Ungaria, a lui nepote.
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