Il che felicemente li successe, percioché, seguitando i Moschi valorosamente la da lor creduta vittoria, si condussero in parte ove i Poloni le lor artegliarie piantate avevano, che in un subbito essendoli contra sparate fecero una strage orribile e di cavalli e d'uomini. Col quale aspetto e col rumor terribile, essendo questa cosa nuova appresso i Moscoviti, restarono essi di modo sbigotiti e i lor cavalli spaventati che, non li potendo piú reggere, si posero a fuggire. E i Lituani e Poloni, che prima di fuggire mostravano, voltando faccia e strette tutte le lor gente insieme urtarono gagliardamente ne' già disordinati, e per tutto quel giorno li dettero la caccia e uccisero, e la notte all'uccisione il fine dette. È un fiume tra Orsham e Dubrovna, chiamato Cropiuna, nell'incerto guado e alte ripe del quale perirono tanti de' Moschi che fuggivano che i lor corpi il corso del fiume ritennero. Fur fatti pregioni in questa battaglia tutti i capitani e consiglieri del duca e al re mandati; ma Giovanni Celadin, capitan generale, con doi altri uomini di conto fu ritenuto in ferri nella città di Vilna. Morirono in questo fatto d'arme quarantadoimila Moscoviti, non computando quelli che nella fuga anegati s'erano, e doimila ne fur fatti pregioni, restandovi morti de' Lituani e de' Poloni solo trecento. E da quel tempo in qua non ha piú il Moscovita avuto animo d'affrontarsi co' Poloni a battaglia campestre.
Intesa ch'ebbe il prencipe di Moscovia la rotta de' suoi, uscito di Smolensko se retirò piú che di passo in Moscovia, e l'esercito regio, avendo assediato Smolensko, non lo poté prendere, per esservi stato lassato dal Moscovito grosso e valoroso presidio; onde, presi tre altri castelli a lui vicini, e dato il guasto ad altri luochi, carichi i soldati di preda vittoriosi tornaro alle lor case.
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