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      Pare a noi di descrivere ora le pompe di queste esequie, percioché, avendo di sopra scritto la vita, imprese e morte di questo re serenissimo Sigismondo e della felice tranquillità dei suoi tempi diffusamente trattato, ne pare, o lettori umanissimi, di vedervi desiderosi di sapere con che pompa e onore egli fosse sepulto, e con quanto splendore e magnificenzia le sue esequie passarono; le qual cose essendoli con sommo onore, come anco l'altre cose, meritamente avvenute, piú brevemente che potrò da me descritte saranno.
      Passato ch'ebbe questo re l'anno quinquagesimo della sua età, indebolito grandemente da gravi e spessi pensieri delle cose del regno e tirato al fine da una lenta e longa infirmitade, uscí di questa travagliata vita con morte piacevolissima e tranquilla, ritenendo sino all'ultimo spirare i sensi dell'intelletto sani e illesi, nella città di Knysinia, ove si era transferito per visitar la Lituania. E da Knysinia fu il suo corpo portato nel forte castello de Tikocin da esso fabricato, doi miglia da quel luoco distante, e indi, passato l'anno, in Varsovia fu condotto e da Varsovia a Cracovia per sepelirlo fu portato, accompagnato da una grossa comitiva de senatori e dalla regina sorella. Quando s'intese essere il nuovo re entrato ne' confini del regno, fermato fuor di Cracovia nella corte chiamata Pradenik, s'attese per tre giorni ad apparecchiare quanto di bisogno faceva per onorare un tanto prencipe; e alli quindeci di febraro tutti i senatori, vescovi e cavallieri che si erano redotti da tutte le parti del regno, cosí per onorare queste esequie come per l'espettazione del nuovo re, andarono in castello a ritrovare l'infante Anna, vergine prudentissima e onoratissima.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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