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      La vielunense un agnus Dei col segno della croce ornato e un calice in campo rosso. La sadecense un scudo diviso, nella metà del quale sono linee rosse e glauche e nell'altra nuove stelle in campo rosso. La livense meza aquila rossa e mezo orso bianco coronati. La drohicinense ha da una parte l'insegna del granducato di Lituania e dall'altra l'aquila bianca in campo rosso. Kiovia un san Georgio che ferisse il dracon con una lancia in campo azurro, e dall'altra parte in campo bianco un orso verde. Il ducato di Prussia l'aquila negra, fuor delle cui ale una man esce con una spada nuda. Il palatino di Valacchia una testa di bisonte con stelle infra le corna e dalla banda destra una luna eclissata, con un circolo nel naso, nel campo celestino. Il ducato zatoriense l'insegna di color celeste ornato con un'aquila bianca con la lettera Z in mezo al petto, e quello di Sviecinia in campo azurro l'aquila negra con la lettera O nell'istesso luoco. Il ducato di Massovia in campo rosso l'aquila bianca col capello ducale, e quelli di Slupza e di Pomerania il grifon rosso in campo bianco portano.
      Cavalcava inanzi a questo funerale il Macziciwski, di tutte arme armato, che con la richezza e gran fatture che erano in quelle arme gli occhi di ciascuno a sé tirava; portava questo in mano una spada nuda indorata con la ponta appoggiata al destro fianco. Seguiva poi il scudiero regio da corotto vestito, che per terra la regal insegna strascinava e nel braccio sinistro portava il scudo, nel qual l'arma del re era depinta.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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