E di qui avviene che spesso i nobili serveno e cortegiano altri nobili, con tutto che di sangue e di virtú non li siano punto inferiori, percioché fanno solo servizii onesti di lor degni, contra il costume delle parti occidentali, nelle quali si tengono i nobili il servire a vergogna, percioché a far servizii vili da' lor signori astretti sono. Apresso i Sarmati quello che piú per la sanità del suo signore beve miglior servitore è stimato. E posto a tavola il signore, subbito siedeno a mensa tutti i cortegiani a' suoi luochi, che alle volte occupano tre e quattro tavole, e tante vivande messe dinanzi li sono che ciascun cortegiano puol della sua parte, mangiato che egli ha, tre servitori spesare; e mentre mangia va porgendo quello che li piace ad un paggio che di dietro li sta. Suol ciascun cortigiano aver servitori e paggi, li quali servitori hanno ancor essi servitori e i paggi paggi, e questi hanno altri insino al quarto ordine, che tutti dal patrone spesati sono e salariati. Li quali per la maggior parte non fanno altro che servire a tavola, e mangiato ch'hanno, scopertisi il capo e fatta al signore (secondo il lor costume) una profonda riverenza, se ne vanno ove li piace, e talvolta tre e quatro giorni e la settimana intiera piú non li vede il patrone, secondo che con i compagni o nelle taverne si trattengono. E rare volte son da' patroni ove sian stati adomandati, e se pur adomandati sono respondono aver allegramente per la salute del lor signor bevuto, ed egli sorridendo grazie ne gli rende e alle fiate largamente li dona.
| |
Sarmati
|