Kukovito, cio di Skiermunt, avendo governato molti anni il prencipato di Lituania e Samogizia, uscí di vita lassando il dominio di quei luochi a Giedrusso suo genero, marito di Poiata sua figlia, qual dopo avendolo felicemente assai tempo dominato morendo a Ringolt suo figlio lo lasciò.
Qual non ebbe piú presto presa di quei stati la signoria che fu sin dentro al suo ducato assalito da' prencipi di Russia, che, sdegnati per non gli esser pagato l'antico tributo, cercavano di quel stato privarlo, né contenti delle proprie forze condussero anco a' suoi danni una grossa banda de Tartari. Onde, raccolto Ringolt di Lituania e di Samogizia un grosso esercito, venne con essi alle mani appresso il fiume Mahilva, e tagliati a pezzi seimila Tartari e gran numero de Ruteni, fra quali morirono anco Demetrio, duca drucense, Luetoslao, duca di Kiovia, e Leone, duca di Volodimira, acquistò d'essi una segnalata e famosa vittoria; alla qual sopravivendo poco, lassò l'anno della nostra salute milledoicento e quaranta la signoria a Mindog suo figliuolo. Qual essendo da tutti i suoi nell'imperio paterno confirmato, guerreggiò con sua gran lode con i cruciferi di Prussia e con i Livoni, e dopo molti conflitti sottopose al suo dominio i duchi di Smolenco e di Volhinia; e del milledoicento e quarantatre e del quarantasei travagliò con correrie e sparger molto sangue de cristiani i stati di Boleslao Pudico, re di Polonia, e quello di Daniele, signore e re coronato di Russia; indi mise piú volte a ferro e a fuoco cavandone grossissimi bottini la Massovia, la Dobrinia e la Kuiavia.
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