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      E l'anno medesimo Enrico de Pleczko sassone, mastro de Prussia, essendosi abbatuto in un tempo scuro per molta nebbia, assaltò all'improvisa e prese nella Samogizia il castello Gartin, fortificato con presidio de Lituani, quali da' suoi Teutoni uccisi tutti furono. E giungendo di continuo molti forestieri di Germania in aiuto de' Pruteni, mossero un'altra guerra a' Lituani, e avendo spogliato il territorio di Karssovin menarono in Prussia numero grande de pregioni. Del milletrecento e sette entrarono i Lituani il giorno della festa di san Gallo nel territorio di Syradia e di Kalissia, ove grossa preda fecero; avendo col ferro e col fuoco molti danni fatto, si retirarono con prestezza in Lituania. L'anno che a questo successe Olgerdo, figliuolo di Gedimino, entrato con Lituani nella Prussia vi fece molto danno e ne cavò una preda grossissima. Ed era questa una cosa ordinaria, che i Lituani e i cruciferi di Prussia spesse volte s'andavano l'uno l'altro dannegiando. L'anno seguente poi passò l'istesso Olgerdo, quasi sotto carnevale, con tutte le sue genti nella Prussia e la ridusse per la maggior parte in ruina, e in Lituania ritornò con cinquecento pregioni; di che vendetta facendo i cruciferi desolarono all'incontro tutta la Samogizia, e fur da' Lituani le lor provincie desolate. Dell'undeci poi assediarono con un numeroso esercito i Samogiti Ragneta, e avendola lungo tempo combattuta, né potendola prendere, dato il guasto alle lor biade e il tutto all'intorno saccheggiato in Samogizia ritornarono.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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