Ma Olgerdo, seguitando l'impresa de' Samogiti, pose l'assedio intorno a Trismemel, e per dicessette giorni continui gagliardamente lo combattete; e venendo doicento soldati da Enrico, mastro de' Prussi, per soccorso di quel luoco, li mise essi tutti a fil di spada.
Del milletrecento e venti Enrico, marscalco di Prussia, condusse un ben instrutto esercito a' danni de' Lituani, quali accompagnati con i Samogiti presero un passo cattivo per dove nel ritorno bisognava a' cruciferi passare, e tagliati molti grossi arbori e attraversatili per la strada, piú difficile da passar lo resero. E indi messosi in aguaiti aspettavano che i nemici giungessero, quali non sapendo di questo cosa alcuna securi verso la patria ritornavano; e avvicinatisi alle preparate insidie, fur da' Lituani con avantaggio tale assaliti che tutti vi restaron morti, senza che pur uno n'avanzasse da portar la nuova. Andarono indi i Lituani nel territorio di Dobrzin e, abbrusciata la cittade, carichi di preda a casa ritornarono. E di là a doi anni rovinarono i Lituani in Livonia l'episcopato derptense, di dove menarono in Lituania cinquemila pregioni. E in mezo a freddi crudeli del medesimo anno David, capitano de Gartin, lituano, fece una correria nella Livonia sino a Ravalia, e abbrusciate le chiese, tolti i vasi sacri, tornò in Lituania seco menando seimila pregioni e quantità grande di spoglie; e nell'istesso tempo un'altra banda di Lituani e di Samogiti presero la città di Memel con tre castelli ad essa vicini.
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