Solevano i re di Polonia tenervi grossi presidii de soldati, ed era essa copiosa di richissimi mercanti, ma l'anno della nostra salute millecinquecentosessantadoi Giovanni Basiliade, granduca di Moscovia, fattoli molte batterie con grosse artegliarie e dattoli assai gagliardi assalti, mancando i defensori dell'officio loro se ne fece signore; e lassato liberamente andarsene il presidio polono, menò in Moscovia pregioni tutti i Lituani e Ruteni che in essa abitavano e che quivi come in luoco sicuro dagli altri luochi per salvarsi eran fugiti, e in oltre vi fece un grosso bottino d'oro, d'argento e d'altre cose di valuta grandissima. Ne tenne il Moscovita il possesso da quel tempo sino all'anno millecinquecento e settantanuove, che fu dall'invitissimo re di Polonia Stefano Battor col territorio suo valorosamente, come piú a basso si dirà, recuperata. Era già questa città ducato e aveva signor particolare. La nobiltà provinciale, e che al re di Polonia obedisse, porta nelle guerre il stendardo di color purpureo con l'arma del granducato lituano.
Usacza è una fortezza posta tre miglia da Poloczko luntana, tra la Duna e un fiume dell'istesso nome. Disna, rocca forte e d'una ferma e grossa palificata circondata e ben provista delle cose alla guerra necessarie, è dalla Duna e dalla Disna d'ogni intorno serrata, e anco la città è posta in mezo a detti fiumi e da acuti pali e forti bastioni serrata, luntana da Poloczka sei miglia e da Vilna quaranta. Drissa, rocca e castello serrato posto tra la Duna e un altro fiume del suo nome, è sei miglia da Disna luntano.
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