E perché gli abitatori della Samogizia e nell'abito e ne' costumi e nel sito del paese e nel parlare pochissimo a' Lituani differenti sono, io voltarò il parlare a descrivere i costumi della Lituania.
Sono nella Lituania, come anco nella Samogizia, infiniti boschi, paludi, laghi grandissimi e tali che in alcuni luochi al mare assomigliano. Vi sono in oltre molti grossi fiumi e navigabili, alcuni de' quali verso levante corrono, come sono il Bog (da Erodoto Ippane chiamato), il Perepeto, il Tur, il Swilocz e la Beresina, che tutti nel Boristene, detto volgarmente Dneper, le lor acque discargano. Ed esso Boristene, avendo prese molte acque in levante, finalmente verso mezzogiorno si volta e vassene a sboccar nel mar Maggiore. Altri, che sono il Cronon, volgarmente detto Niemen, la Vilia, il Karem e il Bug, fanno il lor corso di verso ponente e piegando alquanto a settentrione sboccano nel mar Germanico appresso Gedano, famosissima fiera della Prussia. E la Dzwina, detta Rubon da Tolomeo, la qual nasce in Moscovia, corre nell'istesso mare doi miglia appresso Riga.
Tutti gli animali in la lor sorte sono in Lituania non molto grandi. Le genti misere, massimamente nelle ville e ne' castelli, sono d'infelice servitude oppresse, percioché a ciascuno è lecito, circondato d'una turba di servitori, entrare a suo piacere, e senza pena alcuna incorrere, nelle case de' contadini e farvi ciò che egli vuole, pigliar le cose necessarie al vivere, consumare e anco crudelmente il contadino battere.
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