Tagliate queste cose, di strame le copreno, cosí sparse per i campi secondo che tagliando cascano, e per tutto l'inverno seguente cosí restano. Venuta poi la primavera e passate le feste di Pasqua, appostano che siano stati alquanti dí sole ardentissimo e, datoli poi fuoco, quelle materie tutte in cenere convertono: e perché dove non ardessero non produrebbe la terra quasi frutto alcuno, s'in qualche luoco non l'avesse il fuoco consumate, raccogliono e mettono insieme quanto non è arso e di nuovo il fuoco li danno. Indi, levatone solo i tizzi e i carboni, seminano in quella terra cosí incolta il lor frumento e, messo un cavallo sotto l'aratro, rompono la terra e il frumento cuoprono. E questo nella Russia, percioché i Lituani adoperano in luoco del cavallo i buo', alle corna le correggie ligandoli. Ed è quasi cosa incredibile da dire quanta sia la fecondità di queste terre, la quale è veramente tale che diresti che Cerere in questi paesi nata fosse. Nell'istesso modo si semina, miete e raccoglie ancora l'orzo, eccetto che per esso cercano dove la terra sia piú imboscata e piú grossa, volendo esso il terreno piú grasso di quello che al frumento si richiede. Ne' quai campi a questo modo abbrusciati sogliono seminare per sei over otto anni continui senza altro ledamo ponervi. Ma se nel luoco ove voglion seminare vi fossero arbori alti e troppo grossi, come sarebbono pini, frassini, quercie e altri di questa sorte, non li tagliano altrimente da' piedi, ma solo i rami attorno attorno li troncano, accioché non impediscano il giungere in terra i raggi solari.
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