E anco quello che a' tempi nostri un altro Scipion si mostra, il signor Giovanni Chodchienich, conte di Schom e di Mess e di Vilna castellano, archimarescalco del granducato di Lituania, generale delle genti da guerra e di Livonia governatore e capitan general di Samogizia, raro specchio d'ogni virtú, nutrito da Marte e da Minerva. Molti altri sono non dissimili di virtú agli antichi eroi, quali ne par cosa lunga e infrutuosa il nominarli ad uno ad uno.
Gli articoli delle constituzione della guerra del granducato di Lituania ordinate nella dieta generale di detto ducato.
1. Che ciaschedun che s'obligarà al servizio della maestà regia debba sina al tempo determinato servire; ma se la guerra andasse piú in lunga dell'assignato tempo, e che nel primo quartiere dopo ditto tempo non si lassarà il soldato intendere di non voler piú servire, sia tenuto a servire anco il quartiero seguente.
2. Non debba alcuno servire ad altro prencipe, sotto pena della perdita dell'onore.
3. Se alcuno si partirà dell'esercito prima che finita sia la sua condotta, se serà nobile sia privo dell'onore, e se plebeo li sia la vita tolta; e s'alcuno amazzarà questo tale qual non abbia la patente o dal generale o dal rotmaestro di potersi partire, sia giudicato ben fatto.
4. Non ardiscano i soldati di seminare liti e discordie tra loro, sotto grave pena.
5. Se alcun soldato e massime fante a piedi giocarà l'arme le quali contra l'inimico operar debbe, o s'alcun a cavallo giocarà il cavallo destinato a quella guerra, cosí quello che l'averà perso come quello che guadagnato averà siano per la gola impiccati.
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