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      14. S'alcuno temerariamente e senza volontà del generale scorrerà nel paese nemico, over darà al nemico occasione di guerra, perdi la testa.
      15. Dopo dato il nome (che in Polonia hasto si dice) debba ciascun soldato star quieto al luoco suo; e se dopo dato il nome uscirà alcuno d'ordinanza, o vero se domandato del nome non lo saperà, li sia tagliata la testa.
      16. Dato con la tromba il segno di riposare, non ardischi far strepito in campo, sotto grave pena.
      17. S'alcuno mentre si dà il nome suscitarà qualche rumore, overo scaricarà qualche bombarda contra nemici, sia privo di vita.
      18. Le taverne e il pasteggiar notturno siano in quel tempo proibite e vietate, sotto grave pena.
      19. Non ardisca alcun soldato per forza ad un altro levar qual se sia cosa, sotto pena della forca; e si alcuno torrà, fuor che delle cose necessarie al vito, per il valor d'un grosso, sia senza alcuna misericordia scannato.
      20. Non ardisca soldato alcuno far correrie per le ville per trovar robba da mangiare se non ha seco un servo del generale, né ad alcuno ingiuria si faccia, sotto grave pena.
      21. Non ardisca alcuno pigliare per il servizio militare uomo alcuno forestiero e non conosciuto senza licenza del generale, sotto pena d'esser gravemente punito.
      22. Non ardisca alcuno di tirare con buone parole e promesse al suo servizio i servitori d'altro soldato o capitano.
      23. Non metta alcun soldato i cavalli alla guerra deputati a tirar le carette, né per cagione de privati bisogni ardisca di servirsene o ad altri prestarli senza licenza del suo generale.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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