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      24. S'alcuno farà violenza a' vivandieri sia per la gola impiccato.
      25. S'alcuno passerà nelle publiche strade per far mercanzia o per andare a buscarsi il vitto, uscendo per questo brutto guadagno delle trinciere, sia gravemente punito.
      26. Metta il generale il prezzo alle cose necessarie al vitto.
      27. S'alcuno venderà prima che la robba sia stimata, il comprator perda il denaro e il venditor la robba; la qual cosa s'intendi anco di quello che piú caro venderà di quello che dal general sarà limitato.
      28. Non ardischi alcuno, sotto grave pena, di svillar con disoneste e ingiuriose parole i ministri della giustizia dal general mandati a prender qualche malfattore; e similmente, sotto pena di perder l'onore, non sia al boia, ministro della giustizia, detta né fatta villania.
      29. Siano i capitani obbligati, sotto pena di perder l'onore, a denonciare quanti nelle lor compagnie soldati muoreno; né ardischino quelli che sono posti in presidio di qualche rocca o cittade di pigliare nelle lor compagnie alcun cittadino over abitatore de' luochi a lor commessi senza licenza del lor generale.
      30. Guardisi cadaun capitano, sotto pena della testa e dell'onore, di non rendere a' nemici i luochi alla lor fede commessi sino che non sono in estremo pericolo di perdersi.
      31. S'il rotmastro (il che mai non sia) fosse scoperto per qualche segnale che dar volesse il luoco a' nemici, possino e debbano i caporali e i soldati prenderlo e al generale appresentarlo.
      32. Sia obbligato il rotmastro over capitano de' soldati d'esser continuamente presente al serrar le porte del luoco a sé commesso, né sia ad alcun lecito aprirle fuor di tempo, e debba la notte tenere tutti i suoi soldati dentro alla fortezza.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837