Non volse mai a suo germano Sigismondo, re di Polonia, fideltà giurare, anzi, fortificati tutti i luochi suoi, si mise con esso in guerra che molto tempo e con morte d'assai dell'una e dell'altra parte durò.
Fatti piú notabili occorsi al tempo di questo gran mastro.
L'anno del 1519, intorno all'autunno, principiò la guerra tra il re Sigismondo e il marchese Alberto, di Prussia mastro; e nel prencipio dell'anno seguente, il primo giorno dell'anno, il marchese Alberto all'improvisa occupò Brasberg, e l'anno medesimo Mielzak e Milimhin con molte altre cittade e castelli al re si diedero. E ne' giorni di quadragesima, nel mese d'aprile, prese l'esercito regio la città e rocca d'Oland, e indi fu dall'istesso la città e rocca di Brandeburg presa e sacchegiata. E nell'istesso tempo Volfango, duca schonemburgense, raccolti diecimila fanti e quattromila cavalli de' cruciferi, andò a combattere la città di Gedano e, piantate l'artegliarie sopra un monte (detto del Vescovo) che la città signoreggia, indarno quattrocento tiri contra essa sparar fece; percioché esso non fece a' nemici danno alcuno, ed ebbe molto danno nella polvere e nelle balle, e anco dalle mura della città li fu spezzato il miglior pezzo che egli avesse. E se alcuno soldato si lassava vedere niente alla scoperta, era dalle torre della città con tre e quattro tiri da' nemici salutato; e patendo poi anco il campo assai di vittuaglia, furon i cruciferi sforzati a levarsi dall'impresa con perdita de molti de' suoi. Mandò fratanto il re di Polonia dodecimila cavalli in aiuto della cittade assediata, che dato alla coda de' nemici, che dallo assedio si partivano, n'uccisero molti e alcuni fecero pregioni; e da' Cassabii e Pomerani ancora assai uccisi ne furono.
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