E fattosi a poco a poco familiare a' paesani, con loro praticando e mangiando, cominciò con essi della fede cristiana a ragionare, e cosí pian piano or uno or un altro ritrasse dal culto degli idoli. Favorendo poi Dio questa santa impresa, in poco tempo molti la vera fede abbracciaro, il numero de' quali ogni giorno crescendo e accendendosi di continuo (come suol occorrere) gli animi de molti nel studio di questa nuova e inusitata religione, fu da essi una chiesa edificata. E poco dopo fu Meinardo dall'arcivescovo bremense vescovo di Livonia consecrato, il qual indeffessamente nelle messe di Cristo affaticandosi, accrescette grandemente la cristianitade, convertendo la maggior parte di quei popoli alla cristiana fede. Dopo le qual fatiche essendo l'anima sua al cielo ascesa a goderne il premio, li successe Bertoldo, abbate cisterciense, qual si deliberò di voler ad ogni modo usar la forza contra nemici del nome cristiano e che ogni opera facevano per estinguere affatto ne' lor paesi la prencipiata fede; e raccolto un giusto esercito di soldati germani, che per amor di Cristo volontariamente a questa impresa andarono, venne con essi al fatto d'arme, e nel maggior furor della battaglia fu dal suo sfrenato cavallo in mezo de' nimici trasportato e da essi crudelmente ucciso, le sue genti rotte.
Non si restò per questo di continuare la prencipiata impresa, percioché, crescendo ognora piú la devozione, a questa sacra milizia assai si destinarono e, preso l'abito dell'ordine de' frati teutonici, presero insieme il nome di frati spadiferi; ma essendo di forze a' barbari molto inferiori né bastanti a poterli conquistare, crescendo contra loro da tutte le bande, si congionsero in Prussia con l'ordine de' frati teutonici, qual in quei tempi per la Germania tutta gran profitto faceva.
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