E cosí le vecchie come le verginelle portano i capelli lor giú per le spalle, senza altramente in treccia redurli; portano in capo alcuni ornamenti, pulitamente fatti di perle finte e di gioie di color diverse, che un vago veder fanno. Sono tutte le matrone peritissime incantatrici e fuor di modo all'arte magica attendono. Mangiano negro e vilissimo pane e altri cibi senza alcuna arte fatti. Seccano prima le lor biave d'ogni sorte (a usanza de' Lituani) col fumo in una tezza calidissima, e poi in un granaro per questo effetto fatto le battono. Né trovaresti in tutta la Livonia pur una pignata di terra, ma cosí nelle città come nelle ville il lor mangiare in lapeggi di rame e di mettallo cuocono. Il vulgo per la maggior parte suol mangiare la paglia di frumento con farina di segala mescolata. E quantunque sia poverissima gente, è tuttavia oltra ogni creder astuta, falsa, superba, crudele e pronta ad amazzare. Odiano da' Germani infuora (sotto il giogo de' quali son stati lungo tempo) tutti gli altri stranieri, e particularmente i Poloni, i Lituani e i Ruteni e gli altri al re di Polonia soggetti, chiamandoli assassini, mangiatori de' lor beni e tempesta de' campi loro; e quando possono aver qualche soldato separato dagli altri, crudelmente l'amazzano, e non è sicuro ad uno e a doi caminare per il lor paese, e massime quando in casa de villani allogiano, percioché mentre essi sicuramente dormono da' villani scannati o soffocati sono. Poche e quasi nissuna osteria si trovano in tutta Livonia, ma sogliono i viandanti retirarsi la notte a' cortivi e alle case de' lavoratori; vi sono anco rarissime chiese, e quelle poche quasi tutte nelle rocche.
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