Da che pigliando animo quei pochi Livoni che in quel castello allor si ritrovarono, li dettero alla coda e infiniti ne uccisero. Indi in memoria della grazia recevuta da Dio attaccarono quell'arco sopra l'altar maggiore della chiesa della rocca, e vi stette sinché del 1558 Giovanni Basilide, granduca di Moscovia, si fece di quella rocca signore.
Fu l'altra memorabil vittoria del 1500, a' tempi di Waltero mastro de l'ordine teutonico, qual, dovendo co' Moschi guerreggiare, ordinò prima il digiuno e fece far solenne e devote processioni; indi, fatta la mostra del suo esercito e trovatosi aver settemila cavalli germani e cinquemila fanti curioni (sono questi alcuni popoli di Livonia, del paese detto Curlandia), entrò con essi nel paese nemico e, dato a molti luochi il guasto, giunse il giorno dell'esaltazione della Croce sotto Pscovia, ove in una larga pianura incontrò il Moscovito, che centomila cavalli partiti in dodeci schiere menava, oltra trentamila Tartari in la vanguardia posti. Quando vidde il mastro che overo bisognava vergognosamente fuggire, overo con animo grande venire alle mani con esercito cosí potente, non si smarendo punto d'animo, anzi sperando fermamente la vittoria, fece animo a' suoi e si risolse di combattere: e dato il segno della battaglia dagli uni e dagli altri, s'andarono animosamente ad incontrare. Di qua fiocavano l'archibugiate, piovevano di là le tartaresche frezze: ma durò poco questo primo conflitto, percioché, vedendo i Tartari il danno che dagli archibusi ricevevano, si posero in rotta e nelle schiere de' Moscoviti urtando le misero in disordine.
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