Ed era a quei tempi la sua giurisdizione in cinque parti divisa, dilattandosi il suo imperio a levante, a mezogiorno e a settentrione e la Lituania, Filandia, Swezia e Nordwezia toccando. È in questo prencipato una città grande e magnifica, chiamata Novograda la grande, per la qual il Wolchow, fiume navigabil, passa, che uscito poco sopra la città del lago Ilmen, dopo aver corso trentasei miglia polonici in un altro lago, detto Ladoga, finisce. Il lago Ilmen, posto doi werst sopra Novogrod, decedotto miglia polonici è lungo e dodeci largo, e in sé doi fiumi riceve, il Lovat e la Scholona, uno solo detto di sopra mandandone fuori. Novogrod è distante da Moscovia dalla banda di ponente cento e venti miglia, da Pskovia trentasei, da Ivanow Gorod e Velcoluk quaranta. Era in questa città anticamente un idolo detto Porun, nell'istesso luoco ove adesso è il monasterio dall'istesso idolo Perunski monaster chiamato. Adoravano i Novogrodensi questo idolo con somma venerazione e culto divino, qual aveva forma d'un uomo che in man tenesse una infocata pietra, alla saetta simile; percioché perun in lengua rutenica e polonica fulmine significa. A onor di questo idolo ardeva di continuo un fuoco fatto di quercie ed era pena capitale a chi n'aveva cura il lassarlo estinguere.
Del 1470, governando Teofilo, arcivescovo di Novogarda, con la sua autorità pacificamente il stato di questa republica, e con presenti reconoscendo come per superiore Casimiro, re di Polonia e di Lituania granduca, Giovanni di Basilio moscovito guerra li mosse e per sette anni continui grandemente e la città e il suo territorio travagliò, dandoli, ma indarno, spessi assalti.
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