Vi è anco in Vilna un vescovo secondo il romano rito, percioché gran parte della cittade alla romana vivono, se bene sono piú quelli che alla greca fanno, e che piú chiese vi abbino. Hanno i metropoli di Russia la lor autorità da' patriarchi costantinopolitani, e solevano già essere eletti da' vescovi e abbati del stato, ma ora il granduca di Moscovia egli solo chi a lui piace elegge.
Si gloriano i Ruteni d'aver da santo Andrea ricevuta la cristiana fede, molto prima che Ol'ha fosse e Volomiro, qual vogliono i loro annali che di Grecia ne' lor paesi andasse. Sono nel gran stato del Moscovito doi archiepiscopi, uno in Novograda la grande e il secondo in Rostovia, e de vescovi ve ne sono assai. Portano le lor veste negre, come gli altri monaci fanno, le quali sono alle volte di seta, e prencipalmente il pallio negro, sul qual inanzi al petto sono tre vergole bianche, a somiglianza di tre rivuli che corrino, che dicono significare che da' lor cuori scaturiscono i rivi di buoni esempii e di dottrina. Né il metropolita né gli arcivescovi né vescovi né gli abbati né i monaci mai mangiano carne, e dell'entrate de' lor beneficii vivono, né hanno giurisdizione alcuna sopra il temporale; solo il metropolita di quella parte di Russia che obedisse al re polono e gli altri vescovi ville e cittadi possedono.
Gli abbati, che igonomei, e i priori, che archimendritti son da loro detti, e i monaci tutti sono a durissime regole sottoposti, né possono con sorte alcuna di solazzo recrearsi; e obediscono non solo agli ordini del prencipe, ma a' comandamenti anco di qualunque nobile.
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