Tutti gli altri concilii dopo questo fatti chiamano maladetti, perversi e d'eresia imbrattati. E perché un certo Isidoro, metropolita di Russia, venne in Fiorenza al concilio che fu sotto Eugenio celebrato e in esso uní la chiesa de' Russi alla romana, e poi tornato cercava con l'autorità della Scrittura indurli a consentire a questa unione, lo presero e, privatolo della degnità e de' beni, in pregione lo serrarono.
I dottori che essi seguono sono Basilio Magno, Gregorio Nazianzeno e Giovanni Crisostomo, e hanno anco i Libri morali di Gregorio, romano pontefice. Dicono la messa in lengua slavonica, mescolatevi alcune cose greche; recitano con alta e chiara voce l'Epistola e l'Evangelio, fuori del coro in mezo alla chiesa, accioché meglio dal popolo intese siano. Non vogliono predicatori, contentandosi di ascoltar l'Epistola e l'Evangelio in la lor lengua mentre si dice messa; e in questo ostinatissimi stanno, dicendo che essi a questo modo fuggono diverse eresie e opinioni cattive che dalle prediche, da sottili argomenti e da sofistiche questioni nascer sogliono. Se gloriano i Russi solo essi esser veri cristiani, e biasmano e maledicono i Romani e gli altri cristiani come desertori della primitiva Chiesa, e de' sette santi concilii prevaricatori.
Usano queste ceremonie nel battizare. Nata che è la creatura, subbito il sacerdote chiamano, che condottosi inanzi alla porta della donna di parto dice alcune orazione, e messo il nome al putto overo putta a casa ritorna. Portano indi il putto in chiesa, e a questo modo lo battezano: lo immergono prima tutto nell'acqua, poi l'ungeno con la crisma, che essi la settimana santa consacrano, e indi con la mirra.
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