Piacque a' barbari e specialmente ad esso imperator Batto Cham, come persone di cuore, prosontuosi e sensuali, la persuasione de' saracini: perciň quella e non altra riceverono. E quando dicono "Eissa roccolla", cioč Iesú č lo spirito di Dio, dicono poi "Mahumet rossolai", cioč Macometto č giustizia di Dio. Non volsero accettar Giesú benedetto, spirito di Dio che insegnava loro a vivere spiritualmente, ma la giustizia di Dio, cioč Macometto, il qual carnalmente č come porco nel fango, l'insegna in tutte le sporchezze sensualmente vivere. Hanno pigliata la legge che sarŕ dí e notte nel lago delle orrende pene tormentata, perché da quell'ora in qua hanno sempre adorato Macometto. Obediscono al Pentateuco di Moisč, si circoncidono e osservano certe lor leggi; mancano di campane, ma ogni giorno dicono: "Lhai illio illioloch", che vol dir: non č se non un sol Dio. Veramente dicono d'esser eglino gl'Ismaeliti; dimandano poi i cristiani dzintis, cioč pagani, baur, cioč infedeli e senza religione alcuna. Celebrano sí come gli altri saracini ancora tre festi nell'anno: il primo kuviran, cioč la pasqua della oblazione, in memoria della oblazione d'Isaac, quando Abraam, padre d'assai gente, voleva offerir Isaac in sacrificio per comandamento di Dio. In questa festa offeriscono castroni, uccelli domestichi e salvatici. Un'altra festa fanno per le anime de' morti: allora visitano i sepolcri de' loro maggiori e cercano di far opere di misericordia e nutriscono de' poveri assai. La terza festa fanno per loro e per la loro salute.
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