Lodano principalmente il latte acetoso, perché purga il loro stomaco e fa come una medicina purgativa. Ne' loro paesi beono il latte solimato, che adimandano araka, il quale mirabilmente e presto imbriaca.
Non rubbano, né vogliono fra loro per modo alcuno ladri; nondimeno il viver di rubbarie e spogliar i lor vicini è cosa non tanto gioconda appresso loro, ma divina. Non sono presso loro artefici alcuni, né danari, ma tramutano le cose dando delle loro per quelle d'altri; nondimeno nella compagnia de' Zavolensi hanno cominciato a pigliar e tener una moneta turchesca d'argento, detta aspri. Nella compagnia de' Prekopensi accettano ancora i ducati; nella compagnia Nohaistka danno cose per cose, robe per robe. Sagaci e rompitori di fede ai forestieri, ma fra di loro e a' loro fidelissimi. Spesse volte vestono vestimenti di feltro e lana grossa; hanno molto acciaio; e una certa sorte di vestimenti che nominano oponce, overo ioponce, che è un vestimento bianco e folto senza cucitura per le pioggie. Il lor territorio è paese piano senza monti e senza arbori, solo abondante di pascoli. Non hanno vie né adoperano navi, ma computano il lor viaggio a giornate: come è che il paese de' Tartari zavolensi a un velocissimo corriero è dal fiume Tanai fin al mare Caspio quasi trenta giornate. Corrono in un dí miglia venti alemani grandi. Non fanno viaggi a piede, ma a cavallo. Trovansi presso loro animali salvatichi, cervi, daini, stambuchi, dorce e suak, qual è della grandezza di una pecora, non piú visto in altra terra, che ha la lana bigia, due corni piccioli, velocissimi nel correre, e ha le carni soavissime al gusto.
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