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      Cap. 3.
     
      Gli Allani furono gente della Allania, nella Sarmazia europea contigua al fiume Tanai, la qual è regione piana, senza monti, colli e valli; e manca d'abitatori perché, da diversi assalitori dispersi e fuorusciti, in altre terre scacciati sono finalmente morti. Giacciono i campi della Allania larghi e spaziosi, sí da' proprii come da' forestieri abitatori abandonati, avenga che alcune volte i Razaci, come è di lor costume, cercando di assassinar qualche uno la passino. Razak è nome tartarico, rozat rutenico, che vol dir in italiano servo stipendiario, assassino, usi a vivere di ladronecci, a nessuno soggetti. In squadrone le larghissime e vote campagne posseggono, a tre, a quattro, a dieci, a venti e piú, andando or qua or là. Cresce in quella contrada il calamo aromatico abondantissimamente, detto tatarse kaijzele dai Poloni, nome tolto dai Tartari, percioché non molto lontano nasce dalla regione de' Tartari.
      Ora i Vandali sono, e furono, come testifica Plinio, Svetonio Tranquillo e Cornelio Tacito, popoli della Germania presso il fiume Vandalo, cosí nominato dalla sua regina; la quale, avendo riportato dei suoi nimici una grande vittoria, si offerse in vittima e sacrificio agli dei sommergendosi in quello spontaneamente. Questo fiume Vistula e Visla vien detto. Ma accioché si possa meglio riferir l'istoria de' Vandali, si debbe sapere che gli Schiavi da Iavan, figliuolo di Iafet, per Elisa furono propagati, percioché Noè generò Sem, Cam e Iafet; dipoi Iavan, suo quartogenito, e suoi fratelli.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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