Vedi ancora che i predetti popoli non della isola Scandia, ma nativi proprio della Polonia, furono quelli che parte della Europa occidentale e tutta l'Africa perturbarono. E perciò non bene hanno detto alcuni antichi nominandogli Sciti venuti da Scandia, essendo come si sa proprio la Scizia oltra il Tanai verso oriente nell'Asia, e l'isola di Scandia oltre il mar Germanico, verso occidente tenendosi, al settentrione giaccia, presso la Dacia e dal re di Dacia posseduta, la quale è molto lontana dalla Scizia. Perché molto confusamente parlano quelli che dicono che gli Allani, i Gotti e gli Ungheri venissero da Scandia, la quale mai non fu da loro né veduta né toccata. Tu hai ancora per la presente istoria che i Poloni, i Svevi e i Boemi, tutti gli Schiavoni, godono dal diluvio fin a questa età i lor proprii e nativi regni, e non sono venuti da altri paesi. Non è ancora il vero quello ch'ha detto il Biondo di ciò parlando (salvo però l'onore d'un tanto istorico veramente dottissimo), che gli Schiavoni da oltre il Tanai, ascendendo per il Bosforo, vennero nell'Illirico, Dalmazia e Croazia, e che Lech e Czech, principi de' Poloni e Boemi, volgendosi verso occidente alle terre de' Vandali dopo la partita loro nelle Gallie entrarono, conciosiaché gli Schiavoni e i principi Lech e Czech dal diluvio fin a questa nostra età mai non si siano partiti dalla Polonia e Boemia, dove sono e staranno sempre con l'aiuto d'Iddio.
E avvenga che i Ruteni, overo Rossi, siano ascesi con altri popoli dal Bosforo, della Croazia e Illirico, e gli abbiano saccheggiati, non per questo sono restati quivi.
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