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      Ancora è manifesto che i monti Rifei e Iperborei non sono in alcun luogo, né nella Scizia né nella Moscovia né in qualunque altro luogo, conciosiaché quasi tutti i cosmografi testificano il Tanai, Edel, overo Volga, Dzvohina e altri gran fiumi dai predetti monti discendere, cose però finte e scritte da persone senza esperienza. Vengono i gran fiumi Tanai e Volga e altri ancora dalla Moscovia, e nascono in paese piano, fangoso e boschereccio, non occupato da monti alcuni, sí come quando si dirà della Moscovia pienamente si farà vedere. Monsignor mio reverendissimo, qua mi si para avanti un baratro, overo confusione intricatissima, per la quantità de' chiarissimi scrittori i quali vogliono i monti Rifei e Iperborei essere in quelli luoghi; da' quali la vostra amplissima dignità mi difenderà, contra tutti i sottilissimi argomenti loro, opponendo la esperienza. E chi non vol credere vada e vegga egli stesso che egli è cosí come io ho scritto.
      Dalle predette cose ancora si ha che gli Iurhi nella Iurha di Scizia non coltivano campi né seminano; non hanno pane, vino né cervogia; vivono miserimamente nelle selve e spelunche sotterranee, mangiando solo pesce e carne di salvaticine, delle quali hanno grandissima abondanza; beono dell'acqua e si vestono di pelli di diversi animali cucite insieme, come sarebbe di lupo, di cervo, di volpe e di martore e d'altri animali. Quella regione è veramente misera, come dice Ippocrate nel libro delle regioni, la quale sta sotto al polo artico, per l'aere e per l'acqua.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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