Ma Mentligeri, uno de' predetti figliuoli, ebbe rifugio al gran Turco, dove avendo ricevuto aiuto e moglie ancora, cacciò in rovina Haider e Iamurco con gli altri fratelli. Costoro a Giovanni Basilio, duca della Moscovia, ebbero ricorso, il quale li ricevé e donò loro il ducato rosanense. Di Mentligeri czar nacquero nove figliuoli: il primo, Mahumet Kerei; l'altro, Achmet Kerei; il terzo, Mahemut Kerei; il quarto, Bethi Kerei, il qual s'annegò mentre volea condur un bottino per un fiume nella Valacchia, l'anno del Signore MDX; il quinto, Burna Kerei; il sesto, Mubarok Kerei; il settimo, Sadech Kerei. I nomi dell'ottavo e del nono mi sono usciti della memoria. Adesso in luogo del padre regna Machmet Kerei czar. È ancora da sapere che quantunque i Tartari precopensi siano sottoposti a piú piacevol aria, come è sotto il sesto clima sotto il quale abitano, dovrebbono essere piú civili e mansueti: nondimeno non hanno mai potuto lasciar la loro antica e lupina rapacità, mischiata con bestiale e fiera crudeltà, sí come quelli che quasi bestie abitano campagne e selve, e non città né ville. Questi sono che ogni anno assaltano e danno il guasto e spogliano la Russia, Lituania, Valacchia e la Polonia, e alcune volte ancora la Moscovia.
De' Tartari rosanensi e Tartari noihaiensi.
Cap. 3.
La terza orda de' Tartari è chiamata rosanense dal castello Rosano, posto ai confini della Moscovia sopra al fiume Volga, dove stanziano. Sono discesi dalla principale orda de' Tartari, cioè dai Tartari zavolensi, come ancora tutti gli altri.
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