Volume quinto
Discorso di messer Gio. Battista Ramusio sopra il terzo volume delle Navigazioni e Viaggi nella parte del mondo nuovo.
All'eccellente messer Ieronimo Fracastoro. Avendo Platone, eccellente Signor mio, da scrivere quel famoso e divino Dialogo nominato il Timeo, dove tratta della natura dell'universo, tolse per suo principio l'istoria dell'isola Atlantide, e dei re e dei popoli che abitavano in quella, e come combatterono con gli Ateniesi e furono vinti da loro. Egli fa raccontare questa istoria, come ben sa Vostra Eccellenzia, da un Crizia, che diceva averla intesa da un suo avolo detto similmente Crizia, il qual fu al tempo di Solone, uno de' sette savii della Grecia, e la seppe in questo modo: che essendo andato Solone in Egitto ad una città detta Saim, posta dove il fiume Nilo dividendosi fa l'isola Delta, quivi parlò con alcuni sacerdoti peritissimi dell'antichità del mondo, i quali li dissero che essi avevano memorie d'infinite cose, le quali erano avvenute avanti il diluvio di Deucalione e l'incendio di Fetonte; percioché questa guerra de' popoli atlantici con gli Ateniesi fu molto prima del sopra detto diluvio e incendio. Il qual sacerdote parlò a Solone in questa forma:
Molte veramente e mirabili opere si leggono, o Solone, d'alcune città nelle scritture e memorie nostre antiche: ma sopra l'altre d'una impresa per la sua grandezza e virtú singolare e maravigliosa. È fama che la vostra città altre volte facesse resistenza ad una innumerabile moltitudine di genti, le quali, venute dal mare Atlantico, quasi tutta l'Europa e l'Asia aveano assediato.
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