Pagina (3/1260)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il che fu cagione che da quel tempo in poi non s'è potuto navicare, per il gran fango e terra che v'è rimasa dell'isola sommersa
      .
      Questa è la somma delle cose che Crizia il vecchio diceva avere inteso da Solone. Ora questa isola e guerra, da grandissimi filosofi che hanno commentato il detto Dialogo del Timeo, è stata riputata favola e cosa allegorica, percioché alcuni hanno detto che ella voglia significar l'opposizioni che si fanno nell'universo, altri l'opposizioni che si fanno tra li pianeti e la terra, o vero la discordia fra li demonii superiori e inferiori e infinite altre chimere. Ma la verità è questa, che avendo Platone a scriver della fabrica del mondo, il qual teneva esser stato fatto per collocarvi l'uomo, animal divino, accioché, vedendo egli tanti ornamenti di stelle nel cielo e il moto di cosí stupendi e maravigliosi luminari, conoscesse il suo fattore e conoscendolo di continuo lo laudasse, gli pareva cosa pur troppo fuor di ragione che due parti d'esso fossero abitate e l'altre prive d'uomini: e 'l sole e le stelle con loro splendore facessero la metà del corso indarno e senza frutto, non lucendo se non al mare e a' luoghi deserti e privi d'animali. E però, intesa che egli ebbe questa istoria de' sacerdoti d'Egitto, nella quale si faceva menzione d'un'altra parte del mondo oltra l'Asia e l'Europa e l'Africa, l'ammirò grandemente e, come cosa sacra e conforme a' suoi pensieri, la volse porre nel principio del predetto Dialogo. E veramente noi siamo, oltra gl'infiniti doni concessine da Iddio, obligati grandemente a sua divina Maestà di questo sopra tutti gli altri uomini stati nei secoli passati, che a' nostri tempi si sia scoperta questa nuova parte del mondo, della quale in cosí lungo spazio di tempo non se n'è avuta notizia, e appresso che siamo chiari come sotto la nostra Tramontana e sotto la linea dell'equinoziale vi siano abitatori, e che vivono cosí commodamente come fanno l'altre genti nel rimanente del mondo, la qual cosa gli antichi negarono.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





Crizia Solone Dialogo Timeo Platone Egitto Asia Europa Africa Dialogo Iddio Maestà Tramontana