Intesero ancora che uno certo signore delli monti donde discendevano li fiumi, il qual chiamavano cacique Caunoboa, cioè signore della casa dell'oro, perché boa vuol dir casa, cauno oro e cacique signore.
Trovorono in questi fiumi pesci di eccellente sapore e bontà, e similmente l'acque sanissime. Dicono alcuni che il mese di decembre appresso li canibali è equinozio, ancorché questo non sia in tutto conforme alle ragioni della sfera, e che quel mese gli uccelli facevano li suoi nidi, e alcuni avevano già figliuoli. Nondimeno, dimandati dell'altezza del polo, dicevano che appresso costoro gran parte del Carro era ascoso sotto il polo artico e che li Guardiani erano molto bassi. Né di questo si può dire altro, perché di là non è infino a questa ora venuto a chi si possa prestar ferma fede, per esser uomini senza lettere e di tal cose ignoranti.
Dell'isola Spagnuola, e come l'admirante vi edificò in mezzo una città, e della maravigliosa fertilità di quel terreno. Della provincia di quell'isola detta Cibao e sue grandissime ricchezze. Delli gran fiumi che escono da quei monti, e della fortezza quivi edificata per il detto admirante.
L'admirante in questo tempo elesse un luogo alto, propinquo ad uno sicurissimo porto, per edificar una città. E in pochi giorni fabricò case ed edificò una chiesa, nella quale il giorno della Epifania fece solennemente cantare una messa, celebrata da tredici sacerdoti, la quale fu la prima che in questo nuovo mondo in onore di nostro Signore Dio fusse cantata.
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