Tra questa isola e molte altre e la costa di terra ferma trovorono tanto stretti canali, con tanti gorghi e secche, che molte volte toccorono con il fondo delle navi la rena; durorono questi gorghi circa quaranta miglia, dove l'acqua era tanto spumosa e bianca e tanto spessa, che pareva vi fusse stata gittata farina. Finalmente usciti di queste secche, e intrati in alto mare circa ottanta miglia, viddero un monte altissimo, dove posero in terra alcuni uomini per far acqua e legne; li quali fra pini e palme altissime trovorono duoi fonti d'acqua dolcissima, e mentre che tagliavano le legne e impievonsi li vasi d'acqua, un balestriere de' nostri andò piú dentro nel bosco a spasso e si scontrò in un uomo vestito di bianco fino in terra, che gli fu sopra a capo che non se n'avidde. Nel principio credette che 'l fusse un frate che con loro avevano in nave, ma subito dietro costui ne apparsero due altri vestiti a quel medesimo modo, e cosí risguardando ne vidde una squadra da circa a trenta; li quali visti, subito incominciò a fuggire, e quelli seguitandolo facevano segno che non fuggisse, ma lui quanto piú presto potette venne alle navi e fece intendere all'admirante quanto aveva visto. Il qual mandò in terra per diverse vie molti uomini con ordine che bisognando andassino fra terra quaranta miglia, infino a tanto che trovassero o li vestiti di bianco o altri abitatori. Questi, passato il bosco, entrorono in una pianura piena di varie erbe, nella quale non era pur un segno di strada o sentiero, e volendo andare piú avanti per l'erba, s'invilupporono tanto nell'erba che per buono spazio di tempo con gran fatica fecero un miglio, e questo perché l'erba era in tanta altezza in quanto sono li nostri formenti quando sono maturi; donde cosí stracchi se ne tornorono indietro.
| |
|