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      In che modo quegli Indiani adorino il sole, e del vivere e costumi loro.
     
      Ma trovandosi l'admirante con le navi per il lungo viaggio mal condizionate, e con mancamento di biscotto, prese partito di tornarsene indietro, e chiamò questa ultima parte della costa, che si pensò che fusse terra ferma, Evangelista. E nel tornare adietro, passando appresso ad altre isole, s'abbaté a una parte di mare tanto piena di testuggini, o vogliamo dire biscie scodellaie, e tanto grandi, che alcuna volta le navi non potevano andare avanti. Passata questa parte, scorse per alcuni gorghi d'acque bianche, simili a quelle delle quali di sopra si è detto. E finalmente, per schivar le secche dell'isole, fu constretto smontare in su li litti di detta terra, al quale molti Indiani vennero portandogli molti doni, come pappagalli, conigli, pane e acqua; ma il piú portavano alcuni colombi maggiori delli nostri e al gusto molto piú soavi, come dipoi riferí l'admirante, che le nostre pernici. Per il che quella sera nella quale erano arrivati in quel luogo, cenando e sentendo in essi certo odore aromatico, ordinò che ne fusse di subito morto alcuno e sgozzato: il che fatto, trovorono loro il gozzo pieno di fiori odorati, li quali davano cosí suave sapore alla carne.
      La mattina sequente, secondo che era usato, fece l'admirante dir la messa; mentre che la si diceva, sopragiunse un vecchio d'anni circa ottanta, uomo nell'aspetto di molta gravità, accompagnato da molti Indiani tutti nudi, eccetto le parti pudibunde.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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