Quelli del brigantino all'incontro gli domandavano di grazia o che gli lasciasse tornare alla Spagnuola o veramente lui gli menasse ove era il capitan Nicuessa, e s'offerivano donargli due millia castigliani d'oro. Il che Anciso non volse far per modo alcuno, ma si misse a navigar verso Uraba insieme con il brigantino.
Come il signor di Caramairi fece pace con li nostri, e come si ruppe la nave del baccalario Anciso ben in ordine d'artigliarie e altre arme da combattere; e ritornato in Uraba, visto essere stata ruinata la fortezza e abbrucciate le case dagl'Indiani, andò piú avanti alla provincia Darien, cosí chiamata da un fiume che sbocca in quel mare, dove superati gl'Indiani, fatto un gran bottino, edificorno la città di Santa Maria dell'Antica del Darien.
Alla qual avanti che arrivassero, non sarà fuor di proposito narrar quello ch'intervenisse nella provincia de' Caramairi, dove è il porto di Cartagenia, come di sopra abbiamo detto. Buttate l'ancore per far acqua e per acconciare la barca della nave, ch'era un poco rotta, mandò alcuni uomini in terra, li quali, subito che furono smontati, furono circundati da una moltitudine grande d'Indiani armati con archi e saette; ma non traevano, e stavano in ordinanza con gli occhi fissi a guardar li nostri, li quali similmente in ordinanza con l'armi in mano guardavano quelli, né alcuno si moveva. E cosí stettero tre giorni, ma li nostri non restavano però di far quanto faceva lor dibisogno per acconciar la barca.
Mentre che stavano cosí, due delli nostri volsero andar fuor dell'ordine con due vasi a pigliar acqua al fiume vicino; il che veduto un Indiano, che pareva fra gli altri il primo, con dieci armati fu loro intorno con gli archi tesi.
| |
Spagnuola Nicuessa Anciso Uraba Caramairi Anciso Uraba Indiani Darien Indiani Santa Maria Antica Darien Caramairi Cartagenia Indiani Indiano
|