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      Vedendosi in tanta infelicità e roina deliberarono di lasciar questa provincia, e massime perché, dapoi il partir di Francesco Pizarro, gl'Indiani avean roinata la fortezza la quale avea fabricata il Fogheda e abbrucciate tutte le case d'intorno; pur ricercando intesono che la parte di questo golfo di Uraba qual è verso ponente era piú fertile e di miglior aere, e piú atta a fabricarvi una città.
      È il detto golfo di circuito di 24 miglia, e quanto si va verso la terra ferma pare che si vada piú restringendo. Sboccano in esso diversi gran fiumi, tra gli altri uno detto il Darien ch'ha dato nome alla provincia, le ripe del quale sono amenissime per esser vestite tutto l'anno d'erbe e arbori verdissimi.
      Fatta questa deliberazion il baccalario Anciso, lasciata la metà delli compagni sopra la detta parte di levante, con li brigantini cominciò a traghettar il resto verso questa parte del golfo di ponente. Gl'Indiani, vedendo venir li brigantini con le vele, quali sono molto maggiori delle sue canoe, prima stettero molto admirati, poi, vedendo che s'appressavano, mandorono via tutte le femine e fanciulli, e loro armati d'archi e freccie in un luogo alto messi in ordinanza aspettavano i nostri, e potevano esser da 500 uomini. Il baccalario Anciso, tenendo il luogo del capitan Fogheda, veduto questi Indiani ordinò la sua gente. E prima solennemente inginocchiati feceno un voto a Dio e alla Nostra Donna, la chiesa della qual in Sibilia si chiama Santa Maria dell'Antica, che se restavano vincitori di metter nome alla città che in quel luogo fabricariano Santa Maria dell'Antica.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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