Pagina (136/1260)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Per il che detto Rodorico se n'andò verso di loro, i quali corsono a riceverlo con tanta allegrezza che non potevano ritener le lagrime, percioché per la fame e disagio erano ridotti in estrema necessità, oltr'a che non aveano da vestirsi; e con la giunta del detto Rodorico si vestirono e scacciarono via la fame.
      Giunto che fu Rodorico Colmenar, li primi uomini di Uraba e quelli che eran riputati di maggior consiglio, come abbiam detto di sopra, erano d'opinion che si dovesse far venire Nicuessa per governatore, per levar via le discordie e contenzioni che eran tra loro di quel governo; la qual cosa non piaceva al baccalario Anciso né a Vasco Nunez. Nondimeno fu deliberato che 'l detto Rodorico, con una delle sue navi e un brigantino, andasse a farlo venire. La qual cosa esseguendo, in pochi giorni giunse in Beragua, dove trovò lo sfortunato capitano Nicuessa che appresso il capo d'un monte che si prolunga in mare detto Marmor fabricava una torricella, ridotto in estremo disagio, e di settecento e ottantacinque compagni n'avea vivi solamente sessanta, e quelli ancora di modo per la fame afflitti che con gran pena si reggevano in piedi. Del qual non è fuor di proposito discorrer da che procedesse, che avendo sí bella banda di gente armata di schioppi e di picche, e atta a far ogni grande impresa, e trovandosi in quella parte di terra ferma dove erano infinite terre e città d'Indiani, e ricche e abbondanti di vettovaglie, il prefato capitano si lasciasse piú presto morir di fame che esperimentar la fortuna.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





Rodorico Rodorico Rodorico Colmenar Uraba Nicuessa Anciso Vasco Nunez Rodorico Beragua Nicuessa Marmor Indiani