In mezzo di questo portico era una porta grande, la quale entrava in su una sala quadra: da una parte di questa verso levante era una camera grande, nella quale dormiva il cacique. Di questa s'entrava in due camere, l'una delle quali serviva per il dormire delle donne del cacique, l'altra a canto a questa era piena di corpi morti secchi, legati con corde di cottone e appiccati al palco per il traverso. All'incontro di queste erano tre camere: una serviva per dispensa, ed era piena di pane e altre vivande le quali loro usano; l'altra era piena di vasi di legno e alcuni di terra al modo di Spagna, pieni di vino qual si fa in quella provincia, parte di maiz e radici d'agyes e iucca, e parte di frutti di palme di diversi colori, cioč neri e bianchi, e di perfetto sapore e bontŕ. Nella terza stanza stavano gli schiavi e quelli che tengon cura delle cose del vivere della corte, e questa serviva, per esser grande ancora per cucina. Li pavimenti tutti e palchi erano lavorati di bellissimi lavori; il coperto tutto era in forma di padiglione, con travi longhissimi coperti di foglie ed erbe, tanto dense che l'acqua non passava, e piovea in quattro faccie. Dimandati da' nostri perché tenesser quelli corpi secchi cosí appiccati, gli risposero quelli esser i corpi di tutti i caciqui antecessori del parentado di Comogro, l'ultimo de' quali mostrorono, che fu suo padre, quali cosí ad ordine conservavano con gran diligenza e venerazione. Aveano questi corpi secchi intorno alcuni lenzoletti lavorati con oro, e alcuni ancora appresso l'oro qualche gioia; il modo nel qual gli seccano s'č detto di sopra.
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Spagna Comogro
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