Costoro, vedute l'armi tolte alli nostri, cominciorono tra loro a metter ordine di far gran numero d'Indiani e andar ad assaltar quelli che erano alla guardia del Rio Nero e fargli morire, dicendo: "Noi vedemmo che sorte di gente è questa, arrabbiata d'aver oro, e per quello andar turbando la quiete e pace che noi abbiamo; doverian pur contentarsi possedendo cosí belle e resplendenti armi come sono queste spade, le quali tagliano e si possono adoperar in molte cose per uso degli uomini, e in difendersi dagl'inimici, il che dell'oro non si può fare. Voglian noi star sempre schiavi di costoro, insieme con nostre mogliere e figliuoli, e da loro esser spogliati tutto il giorno delle vettovaglie e altre cose che son per il viver nostro? Andiamo adosso a questi che sono stati lasciati alla guardia del paese di Abenamachei, poi piú facil ne sarà il distrugger gli altri passati su per il fiume".
Messo questo ordine e determinato il giorno, la fortuna volse che i nostri ritornorno con le barche dalle capanne delli Caribbi; e questo fu la notte avanti il giorno determinato, qual come fu venuto una gran moltitudine d'Indiani e con freccie e con lancie assaltorono li nostri, pensando che fossero pochi, ma vedutogli tanti, e che animosamente uscivano a combatter con loro, cominciorno a tirarsi un poco indietro, dove facendo forza li nostri e ammazzandone assai si missero poi in fuga; e molti di loro furono presi, ma tutti i caciqui scamporono. I prigioni furono mandati al Darien per adoperargli a far lavorar la terra.
| |
Indiani Rio Nero Abenamachei Caribbi Indiani Darien
|