E navigato alcuni giorni a vista delle dette terre, si voltò indietro a man sinistra, e si misse a navigar per levante, e passò avanti i liti e i golfi di Beragua, poi di Uraba e Cuchibachoa, e giunse a quella parte terra ferma che abbian detto chiamarsi Paria, dove è la Bocca del Dragon con un golfo grandissimo d'acqua dolce e infinite isole dove si pescano perle assai, e lontane per levante dalla provincia detta Curiana cento e trenta miglia. Nel mezzo del qual spazio, come s'è detto, è Cumana e Manacapana.
In questo luogo avendo inteso li signori delle terre vicine, li quali chiamano chiaconi, il giugner di questa nave, mandorono alcune barche d'un pezzo solo, le quali chiamano chicos, con uomini armati d'archi e freccie, e come la viddero con le vele drizzate stettero tutti molto admirati. Ma dapoi, fatto animo, gli andorono appresso, e ad un tratto tutti tirorono le freccie, pensando ammazzare li nostri, overo spaventargli. Ma furono difesi dalle tavole bande della nave, in modo che non furono feriti. E immediate scaricorono alcuni pezzi d'artigliaria, delle quali fu tanto lo strepito che costoro restoron tutti attoniti, né seppeno fuggire. Li nostri con la barca della nave gli andorono a trovare, e parte ne ammazzorno, e parte feceno prigioni; altri si buttorono in mare. Sentita l'artiglieria dalli chiaconi e veduta la ruina delli suoi, dubitando che se i nostri come inimici fusser dismontati in terra non gli abbruciassero tutti i loro villaggi, menandogli via schiavi con le mogli e figliuoli, cominciorono con cenni e gesti del corpo a dimandar pace; perché del parlare di costoro mai ne fu intesa parola alcuna, e per segno di pace dimostravan voler dar oro.
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