Cinque di questi chiaconi gli vennero a visitare e gli portorono diverse cose a donare, con qualche poco d'oro, ma la maggior parte delli doni erano diverse sorti d'uccelli e frutti da mangiare. Vincenzianes gli carezzò e donò loro all'incontro alcuni vasi di vetro per bere, filze di paternostri fatti di vetro di diversi colori i quali gli piacquero molto, perché subito ciascuno se le misse atorno al collo.
Questo golfo dicevano alcuni marinari che da Cristoforo Colombo fu scoperto, e nominato il golfo della Natività. Fatta amicizia grande con detti chiaconi, Vincenzianes si partí, e messosi a navigar detta costa verso levante, trovò gran spazio di paese che dall'acque che venivano dalli monti era fatto a modo di palude, e per questo non abitato. E passati detti paludi e luoghi deserti navicò fino ad una punta di questa terra che guarda verso levante. E qui vi trovò aver passato l'equinoziale verso l'altro polo gradi sette, né andò piú avanti. Ma fermatosi lí, intese da alcuni Indiani di una provincia vicina, detta Ciamba, quali dimostravano monti altissimi verso mezzodí, che oltra quelli erano paesi ricchissimi d'oro, e per questo detto Vincenzianes, con cenni accarezzandoli, ne condusse alcuni in nave, quali menò alla Spagnuola e all'admirante accioché imparassero la nostra lingua, per potergli poi adoperare per interpreti al discoprir de' detti paesi.
E partitosi dalla Spagnuola se ne venne di lungo in Spagna al re e impetrò d'esser fatto governator dell'isola Burichena, che dagli Spagnuoli si chiama San Giovanni, ed è lontana dalla Spagnuola venticinque leghe, la quale detto Vincenzianes per avanti discoperse avere molto oro.
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