Da costui Vasco intese molti secreti di quelli paesi, e dove si trovava oro assai, e veramente in ciascuna casa degl'Indiani trovorono qualche lama o catenella, che portavano al collo o alle braccia o sopra il petto. Detto Vasco non poté far alcuna esperienzia di far cercare, imperoché di 190 uomini che menò seco dal Darien, di settanta e alcune volte al piú di ottanta si poté servire. E gli altri bisognò andar lasciando indietro in diversi luoghi di quelli cacique amici suoi, perché caddero in diverse infermità, e sopra gli altri quelli ch'erano venuti dall'isola Spagnuola, che non potettero tolerar il mangiar solamente pane di maiz con erbe salvatiche senza sale, e bere acqua, e qualche volta ancora non ne avendo da potersene saziare, essendo usi nella Spagnuola a viver con piú delicati cibi. Ma quelli del Darien erano assuefatti a disagi grandissimi, di sorte che non è uomo che 'l potesse pensare. E però costoro patirono piú gagliardamente l'asperità di questo viaggio.
La difficultà ch'ebbe Vasco nel passar certe selve e paludi. Del cacique Bucchebua. Ringraziamento e dono fatto a Vasco per Chioriso cacique per la giustizia usata contra gli scelerati. Costumi di quegli Indiani nel mangiare.
Vasco in questo luogo di Pacra stette trenta giorni, parte per farsi amici tutti li popoli vicini, e per aver di quelli cognizione, e parte per ristorare tutti li compagni. Dipoi con le guide dateli da Teaocha si drizzò verso il paese di Comogro, dove corre un fiume del medesimo nome, e passò alcune montagne al descendere in detto paese, nelle quali non trovò alcuna cosa da mangiare, salvo che erbe salvatiche e frutti d'arbori salvatichi.
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