Le lettere al re furon molto grate, il che dall'effetto si conobbe, perché dove Vasco, come s'è detto, era stato giudicato rebelle di sua maestà, subito tornò in grazia e fu fatto capitano di tutte le genti che si trovavan nel Darien, e giustamente, perché cosí meritavan le fatiche e disagi tollerati in una cosí grande e degna impresa, come a suo luogo si dirà.
Come Vasco, inteso che sopra il fiume Dabaiba in certi monti si trovava oro infinito, andò con 300 uomini a quella volta, e assaltati da quattromila Indiani, appiccatosi una gran zuffa prima furono superati gl'Indiani, dipoi, rinforzatasi la pugna, Vasco gravemente ferito fu costretto ritornarsi in Darien.
Essendosi riposato il capitan Vasco alcuni giorni e ristoratosi delle fatiche, molti uomini principali del Darien lo vennero a trovare, dicendogli che avevano inteso d'alcuni Indiani stati molte leghe fra terra, come sopra il fiume Dabaiba, qual mette capo nell'ultimo angulo del golfo d'Uraba con sette bocche, e per la sua grandezza, come di sopra s'è detto, fu chiamato il Rio Grande overo di S. Giovanni, abitavano in alcuni paludi molti Indiani, quali andavano alli monti vicini dove raccoglievan infinito oro, e quello poi barattavano in diverse cose che faceva lor di bisogno per il vivere e casa sua. E che chi facesse quella impresa troveria molto oro appresso detti Indiani, che tengon del continuo raccolto. Questo partito piacque grandemente a Vasco, perché era desideroso di veder cose nuove.
Per il che, messi insieme 300 uomini con li detti del Darien e montati parte sopra brigantini, si misero a navigare al contrario d'acqua su per il detto fiume, qual dove sbocca nel golfo sopradetto è gradi sei sopra l'equinoziale.
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