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      Delle gioie trovate per Gonzalo Hermandes, e d'una gran valle molto abitata, e diverse cose che in quella si trovorono.
     
      Ma torniamo a Petraria, governator della terra ferma dell'Indie occidentali, qual partí, come di sopra abbiam detto, con l'armata di 17 navili e 1200 uomini al principio dell'anno 1514, e in otto giorni giunse all'isola delle Canarie che si chiama la Gomera, dove stette 16 giorni per fornirsi di acqua e legne, e ancora per acconciare il timon della nave capitana, che per fortuna se gli era rotto. Poi, messosi in mare alla volta di ponente, ma un poco verso gherbino, a' 3 di giugno arrivò all'isola delli canibali detta la Domenica, gradi 14 sopra l'equinoziale, dove stette quattro giorni per far legne e acqua, né mai vidde uomo o vestigio d'alcuno che vi fusse stato, ma vi trovò gran copia di granchi marini e di lagarti.
      Di qui partitosi, passando avanti l'isola Matitina, Guadaluppo e Galante, entrò in un mare pieno di molte erbe, per il quale abbiamo detto che navigò l'admirante Cristoforo Colombo. Né dal detto, né da questi altri s'è potuto intendere la vera causa donde procedino quelle tante erbe, né si sa se le naschino nel fondo del mare e poi venghino a pelo dell'acqua, come si vede in molti laghi, o vero che naschino negli scogli e isole vicine, le quali sono infinite, e poi per furia di venti spiccate da quelle, vadino notando sopra 'l mare.
      Quattro giorni dipoi partiti dall'isola Domenica, andando verso ponente, scopersero monti altissimi sopra la terra ferma, carichi di nevi, dove trovorono grandissima correnzia del mare verso ponente; e pareva che l'acque fussero d'un rapido torrente.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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