Egli è un pesce longo un palmo o poco piú, che si chiama pesce roverso, brutto da vedere ma di grandissimo animo e intendimento, il qual accade alcune volte che vien preso con gli altri pesci nelle reti, delli quali io n'ho mangiati assai; e gl'Indiani, quando vogliono guardare e allevare alcuno di questi, lo tengono nell'acqua del mare, dove gli danno da mangiare, e quando vogliono pescare con esso lo portano al mare con la sua canova, ch'è come una barca, e tengonlo lí in acqua e gli attaccano una fune doppia molto forte; e quando veggono alcun pesce grande, come sarebbe una testudine o savalo, che ne sono di grandi in quelli mari, o altro qual si sia, che accade andar sopra acqua o di sorte che si possa vedere, l'Indiano piglia in una mano questo pesce roverso, e con l'altra carezzandolo gli dice nella sua lingua che 'l sia animoso e di buon cuore e diligente, e altre parole esortatorie per fargli ardire, e che facci d'esser valente e che s'attachi con il maggiore e miglior pesce che vedrà; e quando gli pare lo lascia e lancia verso dove li pesci vanno.
Il detto roverso va come una freccia e s'attacca da un lato con una testudine, o nel ventre o dove si può, e legasi con essa o con altro pesce grande con qual vuole, il qual, come si vede attaccato da quel pesce piccolo, fugge per il mare di qua e di là. In tanto l'Indiano non fa altro che dare e slungare la corda di tutto punto, la qual è di molte braccia, e nel fine di quella è attaccato un pezzo di sughero o legno o cosa leggiera per segnale che stia sopra l'acqua; e in poco processo di tempo il pesce o testudine grande, con la qual il detto roverso si afferrò, straccandosi, se ne viene verso la costa della terra; e l'Indiano comincia a raccoglier la sua fune nella canova, overo barca, e quando gli manca poche braccia da raccogliere comincia a tirare con destrezza a poco a poco, e tira guidando il roverso, e il pesce col quale sta attaccato, fin che arrivan a terra; e quando egli è a meza via, o l'intorno, l'onde medesime del mare lo gettan fuora, e l'Indiano similmente lo piglia e porta fin che lo mette in secco, e quando già è fuori dell'acqua il pesce è preso con molta desterità a poco a poco, e ringraziando con molte parole il roverso di quello che gli ha fatto e travagliato, lo spicca dall'altro pesce grande che cosí il prese; al quale sta tanto appiccato e fisso che, se per forza si spiccasse, si romperebbe o squarciarebbe il detto roverso.
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