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      Sono animali molto doppi e forti di gambe, e ben armati di que' denti che si chiamano canini, e unghie, e sono fieri di tal sorte che a mio parer non è alcun leon reale, delli molto grandi, che sia né tanto forte né tanto fiero. Di questi animali molti si trovano in terra ferma, li quali mangiano assai Indiani e fanno molto danno; pur non mi determino io d'affermare che siano tigri, vedendo quello che si scrive della leggierezza del tigre, e quel che si vede della pigrezza di questi, che si chiamano tigri in India.
      Vero è che, secondo le maraviglie del mondo e le differenzie che le cose create hanno piú in un paese che nell'altro, secondo le diversità delle provincie e constellazioni dalle quali sono create, vediamo che le piante che sono nocive in un paese sono sane e utili in altri, e gli uccelli che in una provincia sono di buon sapore in altra non si mangiano, e gli uomini che in alcuna parte sono neri in altre provincie sono bianchi, e questi e quelli sono uomini. Cosí potria medesimamente essere che li tigri fussero in alcuna region leggieri come si scrivono, e che in India di vostra maestà, della qual qui si parla, fussero pigri e gravi. Gli uomini in alcuni regni sono animosi e di molto ardimento, e in altri naturalmente timidi e vili.
      Tutte queste cose e altre molte che si potriano dire a questo proposito sono facili a provare, e molto degne d'esser credute da questi che hanno letto o sono andati per il mondo, alli quali la propria vista averà insegnato l'esperienzia di quel ch'io dico.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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