Pagina (350/1260)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Nissuno uccello si trova che quando fa li suoi figliuoli stia piú sicuro e senza paura delli gatti, sí perché non possono entrare a torre l'ova o figliuoli per la maniera del nido, perché, come sentono che gli gatti si approssimano, si mettono nel suo nido e tengono il becco verso la parte di fuora, e danno tal beccate che 'l gatto ha di grazia di levarsegli dinanzi.
     
     
      Del passere matto.
      Cap. XLIIII.
     
      Sonvi ancora certi passeri, o celeghe, che li cristiani chiamano matti, per dargli il nome al contrario delli suoi effetti, come sogliono nominar altre cose, secondo che per avanti s'è detto, perché per la verità nissuno uccello di quelli che in quelle parti ho veduto mostra esser piú savio e astuto, né di tanto ingegno per natura per allevar suoi figliuoli senza pericolo. Questi uccelli sono piccioli e quasi neri, e sono poco maggiori che li tordi di qui. Hanno alcune penne bianche nel collo. Hanno la sagacità delle gazzuole, chiare volte si buttano in terra.
      Fanno gli suoi nidi sopra arbori separati dagli altri, perché li gatti mammoni costumano d'andar d'arboro in arboro, e saltar d'uno nell'altro, e non dismontar in terra, per paura che hanno d'altri animali, se non quando hanno sete, che dismontano a bere in tempo che non possono esser molestati. E questi uccelli né vogliono né sogliono fare gli suoi nidi se non in arbore che sia alquanto lontano dagli altri, e fanno un nido lungo un braccio o piú, a modo d'un sachetto, e nel fondo è largo, e dalla banda di sopra dove sta attaccato si va stringendo, e fa un buco donde entra in quel sachetto, tanto grande che sia sufficiente a ricever il detto passere quando entra; e accioché, se per caso li gatti montassero sopra quelli arbori dove si trovano questi nidi, non mangino loro li figliuoli, usano un'altra astuzia molto grande, che è che quelli rami o altro dove fanno questi nidi sono molto aspri e spinosi, e li gatti non gli possono toccare senza pungersi, e sono tanto tessuti e forti che uomo alcuno non lo saperia far di quella sorte, e se il gatto vuole metter la zampa per il buco del detto nido, per cavar fuora le ova o li figliuoli piccioli di questi uccelli, non può arrivar al fondo, perché come è detto sono lunghi piú di tre o quattro palmi, e non può la zampa del gatto arrivare al fondo del nido.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260