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      S'assomigliava, nella sottilezza de' piedi e dell'unghie, agli uccelletti che si dipingono nelli margini delli libri dell'officio che sogliono mettere gli miniatori, e la sua piuma è di molti belli colori, dorata e verde e altri colori, e il becco lungo secondo il corpo, e tanto sottile come un ago da cucire. Sono molto animosi, e quando vedono che alcun uomo monta in su l'arbore dove hanno gli suoi nidi vanno a dargli negli occhi, e con tanta prestezza va e fugge e torna, che non si può creder chi non lo vede. Certo è tanta la picciolezza di questo uccelletto, che non averia ardimento di parlarne, se non fusse che non solo io, ma altri ancora sono in questa corte testimonii di veduta. Fanno il suo nido di fiocco o pelo di cottone, del quale in questo luogo ne è abondanzia, e loro molto a proposito.
     
     
      Passaggio d'uccelli.
      Cap. XIL.
     
      Io ho visto alcuni anni nel mese di marzo, in spazio di quindeci o venti giorni, e alcuni anni piú, dalla mattina fin alla notte, andar tutto il cielo coperto d'infiniti uccelli molto alti, e tanto elevati in aere che molti di loro si perdono di vista; alcuni altri vanno molto bassi a rispetto delli piú alti, nondimeno vanno molto alti a rispetto delle sommità de' monti del paese, e vanno del continuo in frotta, over un dietro l'altro; e questa via fanno dalla parte di tramontana verso mezzodí, e alcuni da parte del mar verso la terra, e cosí attraversano tutto quello che del cielo si può vedere in lunghezza, nel viaggio che fanno questi uccelli; e del largo occupano gran parte di quel che si vede del cielo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260