Nondimeno ormai non ne è tanta quantità come soleva, e la causa è che, cosí come la terra si va coltivando e abitando dalli cristiani, e tagliandosi molti arbori nelli monti, e con il fiato delle vacche, cavalle e altri bestiami, cosí pare che visibilmente e palpabilmente si vada levando via questo veneno, e ogni giorno vien piú sana e piacevole.
Questi rospi cantano di tre o quattro maniere, né alcuna d'esse è piacevole: alcuni come cantano quelli di qui, altri fischiano, e altri d'altra maniera. Ve ne sono di verdi, berrettini, e alcuni quasi neri, però di ciascuna sorte sono molto brutti, grandi e noiosi, per esserne molti; ma, come è detto, non sono venenosi, e dove si pone cura che non vi sia acqua morta, ma che corra o che si consumi subito, non sono rospi, perché vanno a ritrovare li luoghi fangosi.
Degli arbori, piante ed erbe che sono nelle dette Indie, sí isole come terra ferma.
Poiché si è detto degli arbori che di Spagna si sono portati in quelle parti, e come tutti fanno grandissima copia di frutti, voglio ora dir degli altri nativi di quelli luoghi, e perché tutti quelli che sono nell'isole sono ancora e in maggior copia in terra ferma. Dirò di quelli che mi verranno alla memoria, tuttavia con quella protestazione che feci nel principio, ch'è che tutto quello che dirò qui, e quel di piú che mi è uscito della memoria, è copiosamente scritto nella mia generale istoria dell'Indie. E cominciando dal mamei, dico cosí.
Del mamei.
Cap. LXIII
Le principali piante, e quello di che piú si nutriscono gl'Indiani, son iuca e maiz, delle quali fanno pane, e del maiz anco vino, come di sopra s'è detto.
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